11 luglio 2008

Incontro sulla Cineteca Sarda - Comunicato stampa del Gruppo S.A:

 
Consiglio Regionale della Sardegna
XIII LEGISLATURA
Gruppo S.A. - SINISTRA AUTONOMISTA
 
Comunicato Stampa
 
Si è tenuto ieri a Cagliari il dibattito, presso la casa dello studente di via Trentino, dal titolo "Quale futuro per la cineteca sarda?" organizzato dal gruppo Sinistra Autonomista in Consiglio Regionale.
La partecipazione e i numerosi interventi, anche critici, rispetto alle modalità di attuazione della legge regionale sul cinema rappresentano il segnale di una richiesta di partecipazione alle scelte fondamentali che riguardano la vita, anche sociale e culturale, della nostra isola che non possono essere sottovalutati né, tantomeno, ignorati.
La storia della Società Umanitaria e, in particolare, della Cineteca sarda è un pezzo della storia dell'emancipazione di tanti sardi. Il patrimonio materiale e immateriale di tanti anni di impegno sociale non possono e non devono essere liquidati.
Con lo spirito di chi vuole tutelare la continuità di un servizio pubblico, nel vero senso del termine, numerosi interventi hanno espresso forti preoccupazioni sul futuro della Cineteca sarda della
Società Umanitaria.
Siamo convinti che ci siano ancora i termini e gli spazi per riprendere un dialogo che pareva concluso.
Siamo convinti che l'Assessore Maria Antonietta Mongiu saprà cogliere in positivo gli stati d'animo e le preoccupazioni emerse per addivenire, nel più breve tempo possibile a una soluzione del problema.
La Regione ha il dovere di partire dall'esperienza della Cineteca sarda per la costituzione della Fondazione regionale che, solo in questo modo, potrà essere sentita come patrimonio pubblico, di tutti.
 
Cagliari, 11 lug. 08
 
Paola Lanzi  
Presidente del gruppo Sinistra Autonomista                      
 
Salvatore Serra
Consigliere Regionale del PDCI

 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE al gruppo consiliare di Sinistra Autonomista per aver organizzato il primo confronto pubblico su un tema che, evidentemente, interessa molte/i.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, all'assessore Mongiu, per aver accolto l'invito a partecipare.
Ho capito molte cose.
Altre mi sfuggono, e mi è parso di intuire che sfuggano anche ad altri/e.
Nell'oceano di spese per la cultura della Regione Autonoma della Sardegna -che tutti/e vorremmo veder razionalizate - gridano veramente vendetta i 200000 euro versati annualmente al Centro di Servizi Culturali di Cagliari?
Il centro è gestito dall'Umanitaria e i fondi coprono (se ci si riesce)l'affitto di un locale, Le bollette e gli stipendi di tre dipendenti che difficilmete (chi più chi meno)superano i di molto i 1000 euro al mese (e chiediamo quanti sono - più di tre - e quanto prendono - molto più di di chi lavora al Centro di servizi culturali gestito dall'Umanitaria - e quanto sono qualificati - i consulenti assunti dall'assessore Mongiu).
Ma tutto questo forse non c'entra, e forse sono solo io che non capisco...
Però, anche se mi pare che l'assessore non ascolti abbastastanza, poco è meglio di nulla.
Devo dire che molte cose dette dall'assesore mi trovano assulatamente concorde e quindi credo - visto che ha tante idee buone e giuste ed è tanto colta e intelligente - che se ascoltase di più, certamente riuscirebbe a spiegare in modo più puntuale, più chiaro e più comprensibile (ancheanoiscemicheperòsiccomeinostrinonnicomeisuoigenitoricertamentepiùcoltieintelligentideinostrisisonoopostiamodoloroinqualchemisuraalfascismovoteremoalleregionali) in che cosa sbaglia chi la pensa come me.


Maurizio

Anonimo ha detto...

La conclusione del post precedente era forse troppo goliardica.
Forse devo salutare con favore la censura elettronica.
Oltre le battute ironiche permane la verità.
Poichè ritengo intelligenti e condivisibili molte cose che l'assessore dice, mi dispiace che lei ritenga stupide, banali, o dette in malafede tutte le cose che dico io.

Maurizio